"Assenza di trasparenza e arroganza del potere": netto e tranciante il giudizio espresso dai gruppi Manifatturiamo e Uniti per la Manifattura nei confronti dell'amministrazione comunale, rea, a detta loro, di scarso coinvolgimento riguardo lo scottante tema della riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi Sud.
"Di fronte alle richieste di informazioni e alle specifiche contestazioni – raccontano gli attivisti -, le forze politiche del governo cittadino hanno saputo solo offendere e rifiutare in modo sprezzante qualsiasi forma di dialogo. Il sindaco e la giunta si sono proclamati ecologisti e hanno aumentato la cementificazione, hanno esaltato i beni pubblici intendendo privatizzarli: democratici a parole, autoritari nei fatti".
Un progetto, quello che investe la Manifattura, che non faceva parte del programma elettorale di Tambellini. "Sarebbe arrogante imporre ora, a fine mandato, con un puro atto autoritario, una scelta così rilevante e destinata a incidere sul tessuto urbano per i prossimi decenni".
Il dito viene puntato contro il Partito Democratico, che, a detta dei due gruppi cittadini, ostacola e nega ogni tipo di processo partecipativo "richiesto da ben ventuno associazioni e comitati lucchesi e protocollato presso il comune di Lucca. È singolare che il Pd, dov'è all'opposizione, come a Pisa, chieda lo stesso processo partecipativo che a Lucca nega. Viene meno il diritto costituzionale di cittadine e cittadini ad essere coinvolti e a decidere del futuro delle loro città".
Per questi motivi, i due comitati chiedono di discutere in un confronto aperto e leale le scelte da operare nell'interesse della collettività. "La questione della partecipazione deve essere risolta una volta per tutte – concludono -. Appare evidente come questo sia, ormai, un regime di oligarchia: è necessario ribadire e riconquistare i principi politici del vivere democratico".