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Porcari, c'è l'inaugurazione del nuovo viale dedicato a Emi Stefani
Alla cerimonia attesa la famiglia del cofondatore di Sofidel insieme alle istituzioni, al mondo economico e alle associazioni del territorio

Al via i primi ambulatori del progetto 'Pronto dottore'
Alla Misericordia di Capannori. Il sindaco Giordano Del Chiaro: “Un servizio nuovo per semplificare l’accesso al diritto alla salute”

Lista Civica Capannori 2034: sanità vicina ai cittadini, ‘Pronto Dottore’
Una promessa mantenuta: la Lista Civica Capannori 2034 accoglie con soddisfazione l’avvio del ‘Pronto Dottore’. Dalle promesse ai fatti. Con il taglio del nastro avvenuto oggi, sabato 20…

Sofidel rinnova l'impegno solidale: pacchi dono alle famiglie di Porcari
Consegne affidate alla Croce Verde, coordinamento dei servizi sociali comunali. Anche quest'anno il Natale a Porcari è all'insegna della solidarietà grazie alla collaborazione tra Sofidel, la Croce Verde e i servizi sociali del Comune

“Tablet(t), modalità connessione in famiglia”: il sindaco Del Chiaro presenta il progetto del comune di Capannori per l’anno nuovo
Anche quest’anno si è replicato l’incontro prenatalizio del sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro con la stampa locale, un’occasione per brindare in compagnia all’anno che verrà e dare un primo sguardo ai progetti del comune di Capannori per l’anno seguente

Valorizzare il mercato settimanale di Altopascio: l'amministrazione D'Ambrosio consegna shopper e spillette per sostenere gli operatori
Spille identificative e borse shopper in tela, con su scritto "tradizione qualità e convenienza", per gli operatori, e per i clienti, del nuovo mercato settimanale di Altopascio

L'istituto comprensivo di Altopascio, una scuola che va verso il futuro
Si parla molto di scuola ma sempre al negativo, ma dobbiamo ricordarci che la scuola non è solo istruzione, ma ha il compito assieme alle famiglie di affiancare…

Arriva 'Natale a Capannori': domenica 21 dicembre a Capannori centro in programma tanti eventi natalizi
Tante iniziative in programma per la manifestazione 'Natale a Capannori', promossa dal Comune, in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale 'Città…

Assegnati a 27 soggetti del territorio contributi per la realizzazione di eventi culturali, natalizi e sportivi
Sono in totale 27

Il gran finale di "Santo Nicola e il Diavolo" a Villa Reale di Marlia
L'ultimo evento dell'anno di Halloween Celebration va in scena nel parco e nelle tenute della prestigiosa dimora

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Il Comune di Porcari, come preannunciato, ha deciso di portare di fronte al Tar la Regione Toscana. L'oggetto del ricorso, notificato lo scorso 25 settembre agli enti coinvolti, è l'autorizzazione concessa lo scorso 11 agosto a Retiambiente per il nuovo e discusso impianto di recupero di rifiuti tessili e assorbenti a Salanetti, a centro metri dall'abitato di Porcari.
Presentato dall'avvocato Roberto Camero, l'atto pone l'accento sia su questioni tecniche e normative, sia sulle contraddizioni di un progetto giudicato insostenibile dal punto di vista economico e ambientale.
"Parliamo di un impianto che non ha un mercato di sbocco certo per i materiali recuperati. Le lettere di intenti e i protocolli d'intesa presentati - spiega l'amministrazione comunale - non garantiscono nulla: non ci sono accordi vincolanti né certezze che quei materiali possano essere davvero collocati sul mercato. Senza una filiera di utilizzo reale, l'impianto rischia di produrre rifiuti che resteranno tali, da smaltire a costi ancora più alti".
Secondo Porcari, anche il piano finanziario sarebbe fragile e privo di garanzie. La stessa Arpat avrebbe evidenziato incongruenze e mancanza di certezze. "Costruire un impianto senza la sicurezza di poter vendere i prodotti che genera - aggiunge l'amministrazione - significa ipotecare risorse pubbliche in un progetto destinato a non camminare sulle proprie gambe. Non è sostenibile né dal punto di vista ambientale né da quello economico".
Un altro nodo che il Comune definisce "assurdo" riguarda il capannone già acquistato da Retiambiente per oltre 3 milioni di euro. Quell'immobile, infatti, ricade in un'area a rischio idraulico e, come riportato nelle carte, dovrebbe essere demolito e ricostruito. "In pratica - denuncia l'amministrazione - i cittadini hanno già pagato tre milioni per un edificio che non potrà essere utilizzato. È un paradosso: invece di programmare con criterio, si usano soldi pubblici per poi ritrovarsi a dover radere al suolo il capannone".
Il ricorso solleva anche dubbi sull'iter seguito, che, secondo il Comune di Porcari, potrebbe presentare profili di illegittimità. In particolare si fa riferimento a sospensioni di procedimento concesse per un periodo superiore ai termini previsti e a tempi ridotti concessi per l'esame delle osservazioni in conferenza dei servizi. Sarà comunque il giudice amministrativo ad accertare la fondatezza di queste contestazioni.
L'amministrazione chiede dunque al Tar di annullare il decreto regionale e di sospendere gli effetti autorizzativi immediatamente: "Localizzare l'impianto in un'area già gravata da criticità ambientali e idrauliche, a ridosso di zone residenziali, è una scelta scellerata".
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Su iniziativa di Valerio Biagini di Fratelli d’Italia e Simone Marconi della Lega, cui hanno aderito tutti i consiglieri comunali di opposizione, ovvero Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Fabio Orlandi e Luca Bianchi, è stato ufficialmente chiesto un consiglio comunale straordinario aperto, da tenersi in tempi brevissimi, per discutere di questo provvedimento che sta paralizzando la frazione di Badia Pozzeveri e suscitando rabbia e indignazione negli abitanti.
Nella richiesta si sottolinea, appunto, la necessità della partecipazione attiva dei cittadini di Badia Pozzeveri alla discussione, visto che non possono certo bastare le visite a poche famiglie fatte dalla giunta municipale nei giorni precedenti la partenza a questo disastro. Il provvedimento, entrato in vigore il 30 settembre, senza che ci fosse una adeguata comunicazione e ci fosse stato un serio e approfondito confronto con le forze politiche di opposizione e, soprattutto, con la cittadinanza, prevede l’istituzione di sensi unici in via della Fossetta e in via dei Centoni. Nella richiesta, che per legge deve essere applicata entro 20 giorni dalla sua presentazione, c’è anche l’aspetto relativo al terzo lotto della circonvallazione, visto che ci sono molti aspetti controversi sulla sua effettiva realizzazione. Insieme alla richiesta di consiglio comunale c’è anche una mozione, sempre sottoscritta da tutti i consiglieri comunali di opposizione, che invita la maggioranza e la giunta a rivedere il provvedimento, visti i disastrosi esiti delle prime ore di applicazione. “I cittadini sono furibondi, la circolazione è bloccata, l’informazione assente - dicono i consiglieri di opposizione di Altopascio -. Anche mettendosi d’impegno, peggio non era possibile fare. Noi chiediamo di portare in consiglio comunale la questione, prendere atto del fallimento istituzionale, tecnico e comunicativo dell’operazione e cercare tutti insieme di trovare una soluzione vera a un problema che effettivamente esiste, ma che, in questo modo, ha aggravato i suoi effetti”.


