I Comuni di Porcari, Villa Basilica e Montecarlo si schierano apertamente al fianco delle proprie comunità contro l'accorpamento degli istituti comprensivi imposto dalle norme nazionali. La decisione di unificare le scuole di Villa Basilica e Montecarlo con quelle di Porcari nasce dal mancato raggiungimento dei limiti minimi di iscritti definiti dalla normativa. Una scelta che i tre Comuni giudicano penalizzante e lontana dai bisogni reali delle famiglie. "Siamo contrari all'accorpamento, perché non risponde alle esigenze delle nostre comunità e non tutela i lavoratori delle nostre scuole", dichiarano i sindaci e gli assessori alle politiche educative, ribadendo la distanza delle amministrazioni locali dalla linea nazionale sugli accorpamenti scolastici.
Nel corso degli ultimi mesi i tre Comuni hanno lavorato all'interno della Conferenza zonale dell'istruzione che ha affrontato collegialmente ogni passaggio della vicenda. In questo contesto, l'intera Conferenza ha ritenuto di esprimere una chiara contrarietà all'accorpamento e, nel caso in cui la normativa rendesse impossibile evitarlo, ha individuato come unica strada sostenibile quella della territorialità, preferendola a un criterio basato esclusivamente sui numeri. "Questa posizione – dicono Porcari, Villa Basilica e Montecarlo – è stata costruita attraverso un confronto costante con la Conferenza zonale dell'istruzione, che ha lavorato e continuerà a lavorare con impegno per scongiurare in tutti i modi questo esito, pur dovendo fare i conti con decisioni nazionali fortemente vincolanti".
Nel corso di una riunione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri (14 novembre), sindaci, assessori alle politiche educative e dirigenti hanno affrontato con responsabilità anche lo scenario peggiore. "Se l'accorpamento dovesse diventare inevitabile nonostante il dissenso espresso, l'obiettivo sarà ridurre al minimo l'impatto sulle famiglie. La territorialità è l'unico criterio che può garantire continuità didattica e relazionale ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze e lo sosterremo fino all'ultimo. La scelta territoriale è l'unica strada per limitare le ricadute negative di questo processo ingiusto".
Deciso il sostegno alla Regione Toscana, che ha impugnato davanti al Presidente della Repubblica il decreto nazionale sugli accorpamenti. "Approviamo la decisione di fare ricorso: è un gesto che tutela i territori e che dà voce anche alle nostre comunità. Il ricorso è un passaggio essenziale per correggere un provvedimento basato, come sostiene la Regione, su dati errati o comunque non rappresentativi della situazione reale".
Le amministrazioni di Porcari, Villa Basilica e Montecarlo confermano infine di voler monitorare con grande attenzione gli sviluppi della vicenda e di mantenere un dialogo costante con le istituzioni scolastiche e con la Regione. "Continueremo a fare la nostra parte – assicurano – per continuare a garantire il miglior servizio possibile a studenti, famiglie e comunità, qualunque sia l'esito del procedimento in corso. Siamo e resteremo dalla parte dei cittadini, senza ambiguità e senza esitazioni. Seguiremo passo passo ogni sviluppo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità".



