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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
29 Ottobre 2020

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Lunedì 2 novembre alle ore 10,30 in Piazza della Repubblica a Firenze: promotori tutti i cittadini afferenti al mondo della Danza, del Teatro, dello Sport, delle arti e della cultura, senza nessuna connotazione politica.
Organizzatori evento nazionale : Liliana Candotti e Luca Fattori

Organizzatori locali: Susanna Pieri e Serena Colotti unite con le principali Scuole Di Danza e realtà Culturali della Provincia di Lucca

Alla luce delle disposizioni previste dall’ultimo DPCM che penalizzano tutto il comparto culturale e quello dello sport, abbiamo indetto una manifestazione di protesta per rivendicare il diritto al lavoro degli operatori culturali e sportivi e il diritto della cittadinanza di fruire del movimento, dello sport, della danza, della cultura , dell'arte per preservare la propria salute fisica e mentale.

Una protesta fatta nel massimo rispetto delle norme per chiedere a gran voce:
                                                                                                                                                                                                        1 - La riapertura delle scuole di danza, dei centri culturali/sportivi, dei teatri, delle palestre e piscine in quanto luoghi dove il cittadino può trovare svago, divertimento sano, nutrimento dello spirito, pratiche salutari per il corpo e la propria salute nel completo rispetto delle regole di distanziamento.

2 - Secondo L’Annuario dello Spettacolo della SIAE nel 2018 (ultimo annuario disponibile) l’attività cinematografica, teatrale, concertistica, l’attività sportiva, di danza hanno dato vita ad un volume di affari di quasi 7 miliardi di euro solo di bigliettazione, a cui si devono aggiungere tutte le voci che hanno a che fare con l’indotto: altro che attività non essenziali! La chiusura di queste attività ha ripercussioni enormi per la vita dei lavoratori dello spettacolo e dello sport nonchè dei teatri, dei centri di cultura, delle palestre, per cui si chiede adeguata considerazione economica non soltanto per i danni legati ad affitti e utenze strutture ma anche per la mancanza di pubblico che ci sarà dopo la riapertura.

3 - Sia le attività culturali che quelle sportive sono fondamentali per combattere il fenomeno dell’abbandono scolastico, per cui chiediamo di essere equiparati alle scuole pubbliche come attività essenziali.


Il tutto si svolgerà nel rispetto dei protocolli (mascherina correttamente indossata durante tutta la manifestazione e distanziamento interpersonale) e nel massimo rispetto delle forze dell’ordine. Violenti e incivili non appartengono al nostro mondo. Ci dissociamo da qualsiasi protesta non civile!

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