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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
23 Aprile 2020

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Ha ovviamente avuto subito rilevanza nazionale, l'increscioso fatto avvenuto ieri ai danni "morali" di un'infermiera dell'ospedale San Luca di Lucca e residente in una corte di case a Massa Macinaia, nel comune di Capannori, nei pressi di Via di Sottomonte, la quale si è vista recapitare nella propria cassetta delle lettere, un foglio formato A4, scritto al computer, con riportante, in forma anonima, la seguente e macabra dicitura: "Grazie per il covid che tutti i giorni ci porti in corte ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie".

Damiana Barsotti, 48 anni, infermiera del reparto malattie infettive dell'ospedale lucchese, in piena emergenza virus, al rientro da un consueto estenuante turno di lavoro, ha dovuto digerire a forza la deludente dimostrazione della stupidità di qualche probabile vicino di casa.

Un dispetto in piena regola, che colpisce non solo l'infermiera in questione, ma anche tutta la categoria dei sanitari che ogni giorno si prodigano a favore degli altri per combattere questa maledetta pandemia. Un caso purtroppo non proprio isolato e che si aggiunge a tanti altri già purtroppo avvenuti oltre che in tutto il paese, anche proprio nel nostro territorio e che hanno leso l'orgoglio e la buona volontà dei tanti eroi sanitari che si trovano puntualmente faccia a faccia col virus, come per esempio quello che ha colpito un mese fa la dottoressa dell'ospedale di Cisanello e residente in un condominio nel centro di Pisa: "Cara dottoressa, sappia che in questo condominio vivono anziani e bambini, quindi usi le massime precauzioni, grazie".

Come anche il caso del dottore dell'Opa di Massa, che solo pochi giorni fa si è visto sbattere fuori da un istituto di credito di Querceta. Ignoranze dettate dalla stessa ignoranza, spregi derivanti da diverbi di vicinato, fatto sta che medici, infermieri, operatori sanitari e tecnici vari operanti nell'ambiente ospedaliero e del soccorso, sanno sicuramente come proteggere oltre che loro stessi, anche gli altri, senza bisogno di lasciare loro ignobili bigliettini minatori e vigliaccamente anonimi. Del fatto avvenuto, sono stati comunque informati i carabinieri di Cortile degli Svizzeri. All'infermiera lucchese, madre di tre figli, sono giunte poi numerose dimostrazioni di solidarietà dai tanti colleghi, sia da parte di varie autorità e istituzioni locali che dall'azienda usl stessa, e naturalmente anche da tantissimi cittadini che sui social, oltre a condannare il vile gesto, hanno incitato, applaudito e ringraziato nuovamente l'esercito dei sanitari italiani.

 

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