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Scritto da Redazione
Cultura
05 Febbraio 2021

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Compositore, direttore d'orchestra, pianista performer e una brillante carriera artistica. E' Stefano Teani, il giovane lucchese diplomatosi in pianoforte all'istituto superiore di studi musicali "L. Boccherini" e autore del libro "L'epoca dell'essere. La musica del mondo nuovo" edito da Felici Editore. Già compositore in residence dell'accademia di Montegral di Gustav Kuhn, ha ottenuto nel corso degli anni innumerevoli masterclass e si è esibito alla Duke's Hall della Royal Academyof music e alla Wiener Saal.

Come e quando nasce l'idea di scrivere il libro?

"Ho iniziato a scrivere il libro durante il primo lockdown quando eravamo tutti in quarantena. Inizialmente pensavo di pubblicare un articolo, ma quando mi sono reso conto che il corpo del testo assumeva più le caratteristiche di un saggio, ecco che ho deciso di dare alla stampa "L'epoca dell'essere. La musica del mondo nuovo" edito da Felici editore"

Se dovesse sintetizzare i contenuti, quali sono i punti salienti?

"Il libro è suddiviso in vari capitoli ed è strutturato come se fosse una sorta di percorso. Parte dalla biologia della musica e seguono una serie di domande. Che cosa è il suono? Che cosa è il rumore? Come lo definisce la fisica? Man mano che si va avanti si leggono alcuni aspetti legati all'evoluzione umana, alla musica e all'apparato fonatorio. Questi sono i punti di partenza. Se si scende più nel dettaglio vengono spiegati quali sono i problemi della musica colta, cosa è accaduto nel secolo scorso fino ad arrivare ad alcuni filosofi del Novecento che hanno fornito riflessioni che riguardano l'essere e il legame con la musica".

La dialettica è impostata su una base filosofica, pare di capire...

"Sì! Gli autori che cito di più sono Umberto Galimberti, Martin Jasper, Platone ma anche altri. Il titolo del libro rimanda a una riflessione sull'essere che a sua volta può essere un buon orizzonte per la musica."

Pensa che il libro sarà tradotto in altre lingue? Se sì, quali?

"Mi piacerebbe che fosse tradotto in inglese poichè è la lingua più accessibile a tutti e più parlata".

Si è diplomato in pianoforte al Boccherini e formato sotto la guida di grandi maestri tra Riccardo Muti. Nel 2016 viene selezionato dal medesimo e inizia a frequentare la Italian Opera Academy in qualità di maestro collaboratore. Una bella soddisfazione, no?

"Una gran bella soddisfazione che non mi aspettavo! Ho partecipato alla selezione e dopo diversi mesi ho ricevuto la conferma. A distanza di tempo mi sono reso conto che su 150 pianisti ne sono stati scelti otto e nella prova successiva cinque. Mi trovavo a Ravenna e Riccardo Muti era in commissione. Tra i prescelti due cinesi, un polacco e una lituana oltre ad altri colleghi di proveniente da ogni parte del mondo. Per me è stata anche una grande opportunità perchè sono esperienze che non capitano tutti i giorni. Tra i big della musica classica anche Renata Scotto che ci spiegava il mondo del teatro e come recitare. Davvero emozionante".

Tra gli innumerevoli interessi la realizzazione di musiche per film, documentari e spot pubblicitari

"Dopo il diploma in pianoforte il master in musica applicata. Durante il tirocinio finale ho collaborato con Lucca Film Festival per un documentario su "Puccini by Friedkin". Mi sono occupato della colonna sonora. Tra le altre cose uno spot pubblicitario privato (mai uscito) di una cartiera particolarmente attiva in Sudamerica attraverso una compagnia lucchese".

Così giovane, pieno di talento e tanto successo all'estero. Uno dei ricordi più belli della sua carriera artistica?

"L'esperienza all'accademia di Montegral di Gustav Kuhn. Ci sono entrato nel 2015 dove ho intrapreso il percorso formativo sotto la sua guida. Spesso mi racconta i momenti più significativi del suo lavoro."

Ad esempio?

"I dodici anni in cui ha lavorato con Luciano Pavarotti oppure il fatto di essere stato uno degli allievi di Herbert von Karajan. Non solo. Quando abbiamo lavorato ad alcuni brani di Strauss, il direttore ha ricordato di aver appreso il mestiere con il pianista del compositore.

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