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Scritto da barbara ghiselli
Cultura
04 Giugno 2022

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"Un testo prezioso perché curato dal punto di vista editoriale in modo impeccabile e perché racconta in modo approfondito e con numerose testimonianze inedite la storia del giardino scientifico lucchese, voluto da due donne d'eccezione: Elisa Bonaparte Baciocchi principessa di Lucca e Piombino e Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca".

Queste le parole del sindaco Alessandro Tambellini alla conferenza stampa tenutasi questa mattina nella casermetta San Regolo in occasione dell'uscita del libro "Un Orto prezioso – l'orto Botanico di Lucca nel bicentenario della fondazione, volume voluto dal comune di Lucca e dall'Accademia Lucchese di Scienze Lettere ed Arti.

Oltre a Tambellini, alla conferenza, erano presenti: il presidente dell'Accademia Lucchese di Scienze Lettere ed Arti Raffaello Nardi, la curatrice dell'Orto Alessandra Sani, dal dirigente del settore cultura Antonio Marino e Francesca Fazzi di Maria Pacini Fazzi editore.

L'opera celebra il secondo centenario dell'istituzione botanica  lucchese, fondata nel giugno del 1820, ma che fu poi completata nelle sue strutture nel 1822 quando fu messo a dimora il Cedro del Libano che ancora oggi accoglie i visitatori a pochi passi dal cancello principale.

Il libro edito da Maria Pacini Fazzi per l'Accademia Lucchese di lettere Scienze ed Arti, curato da Paolo Emilio Tomei, socio ordinario dell'Accademia e docente emerito di Fitogeografia all'Università di Pisa, vede i contributi originali di Ilaria Bonini, Guido Cattolica, Massimo Giambastiani, Iacopo Lazzareschi Cervelli, Angelo Lippi, Cristina Marinari, Graziella Menichini, Mariella Morotti, Roberto Narducci, Rosa Romiti, Alessandra Sani, Maria Elena Seghieri, Paolo Emilio Tomei, Giovanna Zellini. I testi analizzano la storia dei precursori della scienza botanica al Lucca dal XVI secolo, la fondazione e i primi sviluppi dell'istituzione scientifica e le vicissitudini nel corso del XIX secolo anche attraverso le biografie dei direttori, dei botanici e dei collaboratori che la curarono e frequentarono. Sono analizzate le collezioni museali ancora presenti, la storia della biblioteca e le collezioni di piante vive e le attività che ancora oggi animano l'istituzione didattica e museale. L'ultima  parte del volume raccoglie una sintesi dei cataloghi storici che documentano la nascita e lo sviluppo delle collezioni fra 1820 e 1905 con una parte dedicata alle varietà di frutta coltivate e vendute del vivaio dell'Orto.

"L'orto botanico è uno tra i maggiori luoghi visitati: – ha dichiarato Tambellini – quest'anno siamo infatti già a 35 mila visitatori. Sono molto contento di questo risultato perché l'orto botanico non deve essere considerato solo un grande giardino ma anche un luogo dove poter fare ricerca viste le numerose varietà di piante presenti, un luogo che può e deve essere guardato con occhio scientifico".

Ha poi aggiunto:"Questo libro chiude idealmente i 10 anni di impegno della mia amministrazione per questo luogo di storia, di scienza e di bellezza che fa parte delle istituzioni culturali

create dall'antico Stato Lucchese al pari del Teatro, del conservatorio, delle biblioteche, degli archivi e dei musei, l'Orto botanico costituisce un'eredità di cui la città non si è mai voluta privare nemmeno quando è venuta meno l'università e che comune si è accollato perché non venisse meno.

Grazie ai restauri, alle opere per l'accessibilità, agli indirizzi del nuovo regolamento e all'assunzione di un curatore abbiamo creato i presupposti perché l'Orto prosegua in modo proficuo la sua missione anche in futuro".

Grande soddisfazione anche da parte della curatrice Alessandra Sani per l'interesse da parte di molte scuole per questo luogo che permette ai bambini e ai ragazzi di accrescere le loro conoscenze anche grazie ai laboratori extrascolastici, le visite guidate e percorsi di alternanza scuola – lavoro.

Ha poi ricordato Raffaello Nardi: "Il coinvolgimento dell'Accademia lucchese di Lettere Scienze ed Arti era doveroso. Il nostro socio Prof. Paolo Emilio Tomei ha voluto e curato il volume che porta i contributi di tanti studiosi per celebrare questo importante bicentenario che vede proprio nell'anniversario del 12 giugno 2022 il duecentenario dalla posa della prima pietra della recinzione per volere di Maria Luisa di Borbone.

'Sua Maestà Augusta nostra signora ha disposto che tutti i materiali estratti dalla demolizione del campanile di San Giorgio presso le Carceri vengano utilizzati per la costruzione del muro di cinta" scriveva il consigliere di stato al direttore del liceo reale conte Orsetti, liceo da cui l'Orto dipendeva.

Una storia, quella dell'Orto profondamente intrecciata a quella dell'Accademia: tutti i direttori sono stati anche Soci Ordinari, e fra questi anche Benedetto Puccinelli (1808-1850) insigne studioso di materie scientifiche ricoprì la carica di segretario perpetuo della Reale Accademia Lucchese; suo il famoso erbario che conserva gli essiccata che servirono alla compilazione della sua.: "Flora in agro lucensi sponte nascentium".

E' possibile acquistare il volume in tutte le librerie.

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