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Giovedì 13 Novembre 2025
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Scritto da Redazione
Cultura
14 Maggio 2021

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Presentata la mostra "Nuovi studi su Matteo Civitali, il Salvator Coronatus di Santa Maria Corteorlandini e la Madonna con Bambino di Colle di Compito a villa Guinigi questa mattina.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dalla direzione generale musei della Toscana e dalla soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le provincie di Lucca Massa e Carrara.

L'esposizione nasce grazie alle scoperte fatte dallo storico dell'arte Valentino Anselmi dopo aver rinvenuto all'interno della chiesa di Santa Maria Nera il busto del Civitali. Si tratta di una scultura in terracotta quella del Salvator Coronatus, mentre è in terracotta policroma la "Madonna con il Bambino"proveniente da un'edicola votiva a Colle di Compito.

"I musei sono i luoghi più sicuri:ci impegniamo a tenerli aperti e a valorizzare il patrimonio- ha spiegato Stefano Casciu, direttre regionale musei della Toscana- Riaprire significa le norme di sicurezza e lo si fa con una mostra dedicata a Matteo Civitali".

Secondo il presidente della Fondazione Banca del Monte, Oriano Landucci, è un evento che assume particolare rilievo per due motivi: l'importanza dell'autore stesso e il progetto che rappresenta una sorta di Rinascimento "postpandemia".

Soddisfatta Angela Acordon,soprintendente archeologia belle arti e pesaggio. "Essere qui è un vero piacere poiche è la dimostrazione di quanto l'attività che viene svolta sul territorio sia significativa- ha detto. Sono opere un po' addormentate che vanno risvegliate, valorizzate, renderele visibili e metterle in sicurezza (di proprietà della prefettura, cioè del ministero dell'interno)".

Sempre a villa Guinigi è stato presentato anche il catalogo dell'esposizione edito da Maria Pacini Fazzi e curato da Valentino Anselmi. Dopo una ricerca archivistica, ha fatto sapere il curatore del volume, nella mostra aha voluto "instaurare un rapporto con un esempio di dittico fiammingo dell'Intercessione, che nella seconda metà del Quattrocentoè stato realizzato da pittori del calibro di Hans Meling o Petrus Christus".

"Nel busto ho notato molte impronte di Matteo Civitali. Sono state fatte delle analisi su tutte le altre opere in terracotta come la Madonna con il Bambino proveniente dalla chiesa di Sant'Andrea, il Cristo Eucaristico dopo essere stato trasfugato nel 1944 da Lucca e l'altro busto in terracotta".

Tutto questo è stato reso possibile grazie al reparto investigativo scientifico di Roma sezione impronte.

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