Matt e Ross Duffer, Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin e Noah Schnapp, i protagonisti di Stranger Things, hanno attraversato il red carpet e si sono presentati al Lucca Comics & Games per una conferenza stampa sull’ultima stagione dell’amatissima serie Netflix. Poco dopo essere scesi dal loro van ed essere saliti sul palco del Teatro del Giglio, elegantissimi e cordiali, i sei idoli americani hanno salutato i giornalisti e si sono resi disponibili a rispondere ad alcune domande sulla serie TV, tutto nella giornata di venerdì 31 ottobre. A dare inizio alla conferenza è stato Ross Duffer, uno dei creatori della serie. “è stato un processo un po’ strano – ha affermato. Abbiamo parlato per la prima volta dell’ultima scena sei o sette anni fa, perciò abbiamo sempre saputo come sarebbero stati gli ultimi dieci minuti della serie. E nel momento in cui abbiamo iniziato a scrivere la quinta stagione, siamo partiti subito dagli ultimi venti, trenta minuti. Abbiamo lavorato duramente per settimane intere e, nel momento in cui abbiamo ci siamo sentiti sicuri di come sarebbe andato a finire Stranger Things, abbiamo deciso di completare la scrittura dell’intera stagione finale”. La conferenza è stata l’opportunità di osservare da vicino gli scrittori ed i quattro protagonisti della serie, e quanto siano cresciuti, sia loro che i loro personaggi.
Come pensate che il vostro personaggio sia evoluto nel tempo e come pensate che si evolverà in questa quinta ed ultima stagione?
“Si è evoluto in moltissimo modi diversi in tutte le stagioni – ha risposto Finn Wolfhard sul suo personaggio Mike - ma in realtà è un’evoluzione che tutti attraversano, sia bambini che adulti. Mike l’ha fatto in circostanze straordinarie, un po’ strane ed un po’ disturbanti, però effettivamente è un’evoluzione che riflette le nostre vite. Noi che, ovviamente, non ci siamo ritrovati a combattere i mostri, ma abbiamo avuto un’infanzia insolita. Ciononostante, essere stati insieme gli uni con gli altri ha sicuramente aiutato. Penso che il personaggio di Mike, in quest’ultima stagione, cercherà di tenere attivamente più unito il gruppo ed essere il leader che è sempre stato”.
C’è una scena, un momento, in queste prime quattro stagioni, che vi è rimasto più impresso o che trovate più iconico per i valori che trasmette?
I primi a rispondere sono stati i fratelli Duffer: “La scena a cui tengo di più – ha detto Ross - è la prima scena che abbiamo girato di Stranger Things, ovvero la scena in cui i quattro bambini giocano Dudgeon & Dragons nel seminterrato. Io e Matt eravamo così nervosi, e in qualche modo con questi quattro attori straordinari, che erano veramente piccoli all’epoca, la scena ha preso vita da sola, e questo rimarrà per sempre con me, perché sembrava così autentica e veritiera che mi ha ricordato la mia infanzia”. Matt Duffer ha replicato: “Quel giorno, girando quella scena con i ragazzi nel seminterrato, è stato decisamente il più importante, ma lo è stato anche l’ultimo giorno, di cui non posso dire nulla per adesso. Entrambi li porterò nel mio cuore per il resto della mia vita”.
“Anch’io ricordo bene il primo giorno – ha aggiunto Gaten Matarazzo, attore interprete di Dustin - e sono contento che voi (Matt e Ross Duffer) ve lo ricordiate con gioia, perché noi ragazzi non riuscivamo a rimanere seri per un secondo da quanto ci stavamo divertendo”. È stata poi rivolta una domanda direttamente a Caleb McLaughlin, Lucas Sinclair nella serie.
Qual è il momento che è stato decisivo per il personaggio di Lucas e che per te ha significato di più come giovane attore?
“Credo che nella quarta stagione – ha risposto l’attore - la storyline di Lucas si riveli parallela alla mia. Riguardando certe scene, mi è sembrato di guardare la mia stessa vita sullo schermo, e credo anche che molte altre persone possano relazionarsi a Lucas”. Infine, è stata posta una domanda a Noah Schnapp, l’interprete di Will Byers.
Qual è il momento che è stato decisivo per Will e che ti mette in connessione con lui?
“Tutto ha avuto in forte impatto su di me in modi diversi – ha detto il giovane attore - ma immagino che quando eravamo più giovani fossimo anche più impressionabili, perciò credo che le prime due stagioni siano state le più forti per me. Ricordo la mia prima scena emotiva, e ricordo di essere stato così nervoso e con così tanta pressione addosso che non riuscivo a far uscire le lacrime. Quel giorno scrissi a Winona (Rider) e le chiesi aiuto su come gestire la mia situazione. Lei fu veramente molto gentile e disponibile, e mi disse di distendere le mani per rilassarmi ed ascoltare un po’ di musica. Mi aiutò a gestire l’ansia, perciò ricordo con tenerezza quella scena in particolare”. La conferenza si è conclusa con scrosci di applausi ed acclamazioni per le sei icone statunitensi, che hanno lasciato il Teatro del Giglio e si sono diretti in Piazza San Michele, dove sono stati accolti da una folla di dimensioni impressionanti. A seguire, i quattro attori ed i due scrittori si sono presentati al Cinema Moderno della città di Lucca, dove hanno salutato i presenti, ricordando a tutti come Stranger Things stia, effettivamente, arrivando a termine. La serie, infatti, verrà trasmessa sulla piattaforma Netflix in tre date, la prima parte arriverà il 27 novembre, la seconda il 26 dicembre, mentre il finale apparirà negli schermi degli italiani alle due di notte del 1^ gennaio 2026.



