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Scritto da Redazione
A.S Lucchese
19 Agosto 2020

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Oliviero Di Stefano come vice allenatore, Nicolo Bianucci, nuovo preparatore dei portieri, il match analyst Riccardo Carbone e Gabriele Landucci, che fornirà un valido supporto ad Alvaro Vannucci per quanto concerne la fisioterapia, sono le novità principali dello staff tecnico-sanitario della Lucchese 2020-2021. Confermati, e non poteva essere altrimenti per l’egregio lavoro svolto, il dottor Adolfo Tambellini, il preparatore atletico Riccardo Guidi, supportato dal valido Alessandro Coluccio. Novità, inoltre, sul fronte mercato con la conferma, grazie all’accordo raggiunto con la Carrarese, in rossonero del centrocampista classe 2001 Matteo Panati. Arriva dal Milan, invece, il terzino classe 2004, del quale gli addetti ai lavori dicono un gran bene, Claudio Cellamare.

“Staff e squadra sono risultati negativi al primo giro di tamponi effettuati ieri. Abbiamo voluto dare molto importanza, come è giusto che sia, alla parte sanitaria e relativa alla fisioterapia. Credo che questo sia uno staff composto da uomini veri. Nei colloqui che abbiamo fatto tutte queste persone hanno dimostrato un grande attaccamento alle sorti di questa società.” – ha spiegato queste scelte il direttore generale della Lucchese Mario Santoro.

Bianucci, che avrà il compito di sostituire Di Masi, vanta dei trascorsi nei settori giovanili di Empoli, Pontedera e Siena mentre nella passata stagione ha ricoperto questo ruolo in D allo Scandicci. Carbone, invece, torna a lavorare con Francesco Monaco dopo l’esperienza a Prato; per il match analyst, figura sempre più presente in tutto gli staff tecnici, negli due anni da sottolineare l’esperienza al Livorno. L’intervento del direttore sportivo Daniele Deoma ha regalato, come sovente accade, alcuni spunti di riflessione interessanti.

“Voglio sottolineare il delicato lavoro, ancor di più in questo periodo, svolto dal dottor Adolfo Tambellini e da Alvaro Vannucci.” – plaude Deoma- “Dietro a questa rapidità di esecuzione dei test, c’è tanto sacrificio. Il nostro staff, rispetto alla stragrande maggioranza dei club di C, è tranquillamente collaudato. Sono felice di ritrovare Oliviero Di Stefano, uno che a Lucca non ha certamente bisogno di presentazioni. Per quanto riguarda il preparatore dei portieri, c’è stato un problema con il patentino di Di Masi che non potrà esercitare questa funzione, ad ora, tra i professionisti. Non ci sono altre spiegazioni. A noi piace vincere ma ancora di più tenere i conti in ordine. Tanto di cappello a Giana Erminio e Ravenna, ormai prossime al riammissione, che restano in C grazie al certosino lavoro dei rispettivi club.”

Daniele Deoma, inoltre, ha annunciato che per la seconda stagione consecutiva Panati vestirà la casacca rossonera. Chance importante, dunque, per il classe 2001 che cercherà di aumentare il proprio minutaggio rispetto alla scorso torneo. “Panati sarà nuovamente un giocatore della Lucchese a partire dal prossimo 16 settembre. C’è l’accordo con la Carrarese; il ragazzo verrà inserito fuori lista, per una precisa scelta societaria poiché non vogliamo trovarci, a differenza di altri club, con le mani legate in sede di mercato.”

Primi assaggi di lavoro sul campo anche per mister Francesco Monaco; il tecnico pugliese ritrova la Serie C a tre anni di distanza dalla salvezza conquistata alla guida del Prato.

 “Oggi abbiamo iniziato a lavorare, con le dovute distanze, anche a livello tecnico.” – ha precisato il condottiero della Pantera- “Le prime impressioni sono certamente positive, anche per quanto concerne i quattro nuovi acquisti. Dalla prossima settimana, inizieremo a svolgere due allenamenti giornalieri così fino al 31 agosto quando raggiungeremo Castelnuovo di Garfagnana, sede del nostro ritiro. Se ho un raggruppamento preferito? Lasciando da parte l’aspetto tecnico, a livello logistico, il girone A certamente sarebbe quello preferibile per non gravare sui costi della società della fascia centrosettentrionale.”

Monaco-Di Stefano in campo era un binomio che ha portato in dote alla causa rossonera annate indimenticabili, tutte sotto la gestione targata Egiziano Maestrelli. A venticinque anni di distanza dall’ultima stagione assieme, era la Serie B edizione 1994-1995, la voglia di scrivere pagine importanti dell’ultracentenaria storia della Pantera resta intatta

“Ringrazio la società che mi ha dato l’opportunità di tornare a casa mia.” – è il pensiero di Di Stefano- È stato sempre il mio desiderio lavorare nella mia città adottiva. Proverò a fornire il mio contributo per aiutare la Lucchese a crescere ancora. Chissà che un giorno non saliremo in A con la Pantera.”

L’assonanza tra Lucchese e famiglia viene nuovamente sottolineata dal professor Riccardo Guidi, altra istituzione a tinte rossonere. Mai come in questa anomala stagione, saranno infatti ben otto i turni infrasettimanali, i carichi di lavori fisici dovranno essere dosati nella giusta maniera su giocatori reduci, nella maggior parte dei casi, da sei mesi di stop.

“Per me Lucchese vuol dire casa.” – esordisce il preparatore atletico rossonero- Sono fortunato a lavorare con persone con cui basta solo uno sguardo per trovarsi d’accordo. In relazione al protocollo, faremo in questi primi giorni degli allenamenti individuali con i ragazzi che dovranno tenere delle ampie distanze. Progressivamente ci avvicineremo al lavoro di gruppo. I giocatori che, ad ora, si sono sottoposti ai test hanno risposto in maniera egregia sempre tenendo presente i sei mesi di inattività. Il problema, a mio avvio, non riguarda soprattutto il volume del lavoro quanto l’intensità. Chiaramente negli allenamenti individuali e domestici è mancato e mancherà il fattore del contatto. I club che scendono dalla B oppure chi era in corsa nei play-off si troveranno di fronte ad uno scenario diverso.”

Al dottor Adolfo Tambellini, una colonna del club come del resto Alvaro Vannucci, il compito di sottolineare le novità del comparto medico.

“C’è stato un aumento di componenti dello staff sanitario. Dario Lenzini e Antonio Magnani faranno parte dell’area fisioterapista, assieme al dottor Negretti.” – ricorda Tambellini- “Abbiamo aumentato la qualità oltre ad aver ridotto l’età media. Ci auguriamo di compiere un buon lavoro tenendo presente che dovremo lavorare pure con un cospicuo settore giovanile. Nell’area dietro la curva est sono state realizzate, grazie agli sforzi della società, due salette destinate al recupero degli infortunati.”

Foto Alcide

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